Ciascuno dei diversi Stati membri dell'UE regolamenta il telelavoro sulla base di tre modelli: da un lato, una legislazione creata ad hoc o adattata a quella esistente, dall'altro, il dialogo sociale e la contrattazione collettiva.
La maggior parte dei Paesi dell'UE dispone di definizioni statutarie e di una legislazione specifica sul telelavoro (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria). Nella maggior parte di questi Paesi, la legislazione legale è integrata da contratti collettivi intersettoriali, settoriali e/o aziendali, anche se in misura diversa.
I restanti Paesi non dispongono di definizioni legali e di una legislazione specifica sul telelavoro, anche se prevedono disposizioni sul telelavoro in altre legislazioni relative alla protezione dei dati, alla salute e alla sicurezza, o all'orario di lavoro e al lavoro in generale (Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Norvegia e Svezia).
Questa mappa mostra i gruppi formati tra i diversi Paesi in base alla regolamentazione di cui dispongono, classificandoli dal più alto al più basso, cioè in relazione al primato dato alla legislazione legale e/o alla contrattazione collettiva e al dialogo.
Queste differenze hanno anche un impatto sulla copertura delle disposizioni e sulla protezione dei lavoratori.
Va tenuto presente che, in seguito alla pandemia COVID-19, la legislazione sul telelavoro nei vari Paesi è aumentata, il che ha portato a una maggiore diffusione del telelavoro nei vari Stati membri. Tuttavia, ci sono ancora Paesi che non hanno ancora stabilito una nuova legislazione e l'Unione europea è in attesa di stabilire una legislazione a livello europeo che si applicherà a tutti i Paesi dell'UE.
Nel caso specifico di ciascuno dei paesi partecipanti a RemotEU:
- Spagna: In Spagna, il telelavoro è regolato a livello legislativo e nazionale dalla Legge 10/2021, del 9 luglio, sul telelavoro; inoltre, questi regolamenti sono integrati da contratti collettivi e accordi interni alle aziende.
- Italia: In Italia, nel 2017, è stata approvata la nota legge sul lavoro agile, in cui il telelavoro è occasionalmente incluso. Anche se spesso viene confuso con il telelavoro, non sono sinonimi. Il lavoro agile, o smart working, è una forma di lavoro a distanza in cui il lavoratore opera per cicli e obiettivi e senza precisi limiti di tempo o di luogo di lavoro. Per questo motivo, mentre il telelavoratore ha maggiori obblighi di rispetto degli orari stabiliti dall'azienda, il lavoratore agile, invece, gode di una totale libertà organizzativa in termini di tempi e di esecuzione del lavoro, potendo lavorare per obiettivi.
- Irlanda: In Irlanda, non esiste una legislazione che disciplini il telelavoro, ma esistono piccoli accordi di contrattazione collettiva e codici di condotta da seguire per il lavoro a distanza.
Ulteriori informazioni nello studio Telework in the EU: Regulatory frameworks and recent updates.