Il diritto alla disconnessione

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Il diritto alla disconnessione è una questione che è stata sancita nella legislazione dei diversi Paesi dell'UE anche prima della pandemia causata dal COVID-19. Secondo la definizione generale data dall'Unione Europea, il diritto alla disconnessione si riferisce al diritto del lavoratore di potersi disconnettere dal lavoro e di astenersi dall'effettuare comunicazioni elettroniche legate al lavoro, come e-mail e altri messaggi, durante le ore non lavorative e i giorni festivi.

In base a questa definizione, ci sono Paesi che stabiliscono il diritto alla disconnessione solo per i telelavoratori, come la Slovacchia, la Grecia e l'Italia; e dall'altro lato, Paesi che stabiliscono questo diritto per tutti i lavoratori, indipendentemente dal fatto che siano telelavoratori o lavoratori ICT, come Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna.

Nel caso della Spagna, il diritto alla disconnessione è soggetto a disposizioni di contrattazione collettiva o ad accordi tra i datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori e deve essere finalizzato a migliorare la conciliazione della vita lavorativa e familiare. Ciò è stabilito dall'articolo 18 della legge 10/2021, del 9 luglio, sul lavoro a distanza, che stabilisce che i lavoratori a distanza, in particolare i telelavoratori, hanno diritto alla disconnessione digitale al di fuori dell'orario di lavoro nei termini stabiliti dall'articolo 88 della legge organica 3/2018, del 5 dicembre.

L'obbligo del datore di lavoro di garantire la disconnessione dal lavoro dei dipendenti comporta la limitazione dell'uso dei mezzi tecnologici di comunicazione aziendale e del lavoro durante i periodi di riposo, nonché il rispetto della durata massima della giornata lavorativa e di eventuali limiti e precauzioni in materia di orario di lavoro previsti dalla normativa legale o contrattuale applicabile.

L'organizzazione del tempo di telelavoro e il diritto alla disconnessione

Il rapporto tra il tempo di telelavoro e il diritto alla disconnessione è stato oggetto di numerosi studi a vario titolo.

Per quanto riguarda l'orario di telelavoro, la nuova Convenzione di Lussemburgo prevede disposizioni specifiche sull'orario di lavoro per dare maggiore flessibilità ai telelavoratori e per richiedere al datore di lavoro di garantire che gli ore straordinari siano eccezionali.

In alcuni Paesi, gli accordi settoriali (come in Germania e Lituania) o i contratti collettivi aziendali (come in Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi e Spagna) svolgono un ruolo nel determinare i modelli di orario di lavoro negli accordi di telelavoro. Gli accordi collettivi che regolano i modelli di orario di lavoro vanno dalla concessione di una maggiore flessibilità oraria ai dipendenti al mantenimento di norme legislative comuni sull'orario di lavoro per i telelavoratori.

D'altra parte, altri Stati, come i Paesi nordici, regolano l'orario di lavoro ma non dal punto di vista del telelavoratore, senza disposizioni specifiche per i telelavoratori. Allo stesso modo, a Cipro o in Irlanda non esistono disposizioni specifiche per i telelavoratori in relazione all'orario di lavoro.