La regolamentazione del telelavoro in Europa dopo il COVID-19

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Il telelavoro non è regolamentato a livello europeo attraverso meccanismi di legge obbligatori. Non esistono direttive specifiche sul telelavoro, anche se diverse direttive e regolamenti affrontano questioni importanti per garantire buone condizioni di lavoro ai telelavoratori.

La pandemia COVID-19 ha rappresentato un cambio di paradigma totale sul telelavoro. Ha lasciato un'impronta così importante che sia i Paesi che le aziende hanno modificato le loro convenzioni per legiferare alcuni aspetti del telelavoro.

In questo contesto, il Belgio destaca por ser un país en el que los interlocutores sociales han emitido un acuerdosi distingue come un Paese in cui le parti sociali hanno emanato un accordo di contrattazione collettiva che fornisce un quadro di riferimento per la buona collaborazione tra datori di lavoro e lavoratori.

Altri esempi di Paesi che hanno introdotto modifiche legali nella regolamentazione del telelavoro dopo lo scoppio della pandemia sono:

Italia: estensione dello smart working nelle pubbliche amministrazioni con la legge 24 aprile 2020, n. 2727, che prevede l'estensione dello "smart working" nelle pubbliche amministrazioni. Entro il 31 gennaio di ogni anno, le amministrazioni pubbliche, previa consultazione dei sindacati, devono redigere un piano per l'organizzazione del lavoro intelligente (POLA), come sezione del piano della performance. La POLA mira a individuare le attività che possono essere svolte in modo intelligente e utilizzate da almeno il 60% dei dipendenti. Nel caso in cui la POLA non venga adottata, lo smart working viene applicato ad almeno il 30% dei dipendenti, se richiesto.

Slovacchia: modificazione del Codice del Lavoro (marzo 2021). L'istituzione della normativa slovacca sul telelavoro è stata in parte innescata dalla pandemia. La modifica del Codice del lavoro stabilisce una nuova serie di diritti e obblighi del lavoratore e del datore di lavoro. Un accordo di telelavoro richiede un accordo reciproco e una certa regolarità (invece di essere un evento unico). Le nuove disposizioni obbligano i datori di lavoro a rimborsare al dipendente i maggiori costi legati al telelavoro, come le spese per attrezzature e strumenti. Il codice introduce il diritto alla disconnessione alla fine della giornata lavorativa e durante la pausa settimanale, a meno che non siano stati ordinati o concordati degli straordinari, nonché durante i giorni festivi. concordati, nonché durante i giorni festivi.

Spagna: In risposta alla COVID-19, è stato approvato il Regio Decreto Legge 28/2020, basato su un Accordo Quadro firmato dalle parti sociali, da cui è derivata la Legge sul Telelavoro, comunemente nota come Legge sul Telelavoro. L'obiettivo di questa legge è quello di fornire una regolamentazione sufficiente, trasversale e integrata in un'unica normativa sostanziale che risponda a diverse esigenze, bilanciando l'utilizzo di queste nuove forme di fornitura di lavoro retribuito e i vantaggi che esse comportano per le aziende e i lavoratori. Questa legge si concentra sulla regolamentazione del diritto alla disconnessione, oltre che su aspetti specifici di sicurezza sul lavoro, aspetti ergonomici, psicosociali e organizzativi, nonché sulla distribuzione dell'orario di lavoro, sulla limitazione della disponibilità e sulle pause. Il datore di lavoro deve anche adottare misure di protezione per sostenere i dipendenti particolarmente vulnerabili, come quelli in gravidanza, nonché garantire e informare sui possibili rischi del telelavoro e sullo spazio in cui si svolge il lavoro a distanza. Inoltre, viene introdotto l'obbligo per il datore di lavoro di compensare il dipendente per i costi del lavoro a distanza.

Altre iniziative di rilievo si trovano in Irlanda y Francia. Nel gennaio 2021, il governo irlandese ha pubblicato la Strategia nazionale per il lavoro a distanza, che prevede alcune modifiche legislative e altre misure a sostegno del telelavoro (ad esempio, il miglioramento delle infrastrutture per il telelavoro, come la connettività a Internet) e lo sviluppo di dati nazionali sull'incidenza e la frequenza del lavoro a distanza, nell'ambito di uno sforzo più ampio per migliorare i dati sugli accordi di lavoro flessibile, al fine di fornire una base di dati per le politiche future. La strategia risponde in parte alla richiesta del Congresso irlandese dei sindacati di una revisione completa del diritto del lavoro in relazione al telelavoro. Sempre nel gennaio 2021, le parti sociali francesi hanno pubblicato un nuovo accordo intersettoriale che sostituisce l'accordo del 2006 e integra la legislazione sul telelavoro precedente alla COVID-19.

Ulteriori informazioni nel rapporto Regulating telework in a post-COVID-19 Europe.